La luce notturna scopre il pensiero di te.
Ora nitido, quasi diafano, mi scruta.
Mi giudica scostante, irremovibile, dura.
Allora mi svesto, arrendevole.
Dissemino a terra
lembi di giorni svaniti,
tessuti sfilacciati di gesti perduti,
brandelli di passi che ho finto sicuri.
Sollevo lo sguardo, attendendo il verdetto.
Il pensiero di te si allontana,
lasciandomi,
sola.
(selezionata grazie al 6° Concorso ‘Habere Artem’,
Aletti Editore & Rivista Orizzonti)
© 2000 Cristina Corti